Laureata in Fisica nel 1945 con una tesi di astrofisica sulle cefeidi presso l’Osservatorio astronomico di Arcetri. Questo è stato il punto di partenza della sua carriera nell’ambito della spettroscopia stellare, un campo che ha approfondito con passione e dedizione.

Dal 1964 al 1997 è stata professoressa ordinaria di Astronomia presso l’Università di Trieste, diventando la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, l’Osservatorio Astronomico di Trieste, dal 1964 al 1987. Il suo impegno ha notevolmente contribuito alla rinomanza internazionale dell’istituzione.

Il suo lavoro ha portato allo sviluppo di attività didattiche e di ricerca che hanno reso necessaria la creazione dell’Istituto di Astronomia nel 1980, poi sostituito nel 1985 da un Dipartimento di Astronomia, che ha diretto fino al 1990.

Margherita Hack è stata membro di varie istituzioni scientifiche prestigiose, come l’Accademia Nazionale dei Lincei, l’Unione Internazionale Astronomica e la Royal Astronomical Society. Dopo il suo pensionamento nel 1992, ha continuato a contribuire alla ricerca e alla divulgazione scientifica.

Ha diretto il Centro Interuniversitario Regionale per l’Astrofisica e la Cosmologia di Trieste e si è dedicata a promuovere la conoscenza dell’astronomia attraverso conferenze e incontri.

Con oltre 250 lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali e numerosi libri divulgativi e accademici, Margherita Hack ha lasciato un’impronta significativa nel campo dell’astronomia. Tra le sue pubblicazioni più note ci sono “Le nebulose e gli universi-isole”, “L’universo. Pianeti, stelle e galassie” e “Corso di astronomia”.

Per il suo contributo alla ricerca scientifica, ha ricevuto la Targa Giuseppe Piazzi nel 1994 e il Premio Internazionale Cortina Ulisse per la divulgazione scientifica nel 1995.

Margherita Hack è stata anche Garante Scientifico del CICAP e membro del comitato di presidenza dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Insieme a Corrado Lamberti, ha diretto la rivista di divulgazione scientifica “Le Stelle”.